Non sempre cambiare equivale a migliorare

ma per migliorare bisogna cambiare.

- Winston Churchill

L’intervento Psicoterapeutico

Prendersi cura di sé...
Decidere di andare da uno psicologo non è una scelta semplice e immediata. Presuppone innanzitutto un prendere contatto con la propria sofferenza e riconoscerla. Ciò implica un fare i conti con la propria fragilità e un predisporsi a mettere in discussione alcuni aspetti di sé e della propria vita. Altro aspetto importante insito nella richiesta d’aiuto è l’affidarsi ad un’altra persona.

La relazione terapeutica rappresenta il luogo in cui la sofferenza può trovare espressione, accoglienza e significato. E il percorso terapeutico può essere immaginato come un viaggio che paziente e terapeuta affrontano insieme, laddove il terapeuta è un compagno di viaggio speciale che facilita processi di consapevolezza e cambiamento a partire da ciò che accade nel qui ed ora dell’esperienza con il paziente.

Approccio psicoterapeutico

Il mio approccio psicoterapeutico è quello della Psicoterapia della Gestalt. La Psicoterapia della Gestalt è incentrata sul “qui ed ora” della relazione, ovvero su ciò che accade tra paziente e terapeuta nel presente. Guarda al peculiare modo in cui ciascuno di noi si adatta creativamente al mondo, ricerca dunque nell’altro la bellezza e non ciò che “non funziona”. Ripristina la spontaneità dell’individuo nel suo entrare in contatto con il mondo e legge la sofferenza come interruzione della spontaneità.

Lo scopo ultimo della relazione terapeutica è che il paziente si senta interessato alla vita, con il permesso di essere creativo nel gruppo sociale di cui fa parte (Polster, 1988; Spagnuolo Lobb Amendt Lyon, 2003).

Il malessere può manifestarsi attraverso ansia, depressione, disturbi alimentari, dipendenze, problemi di coppia. E i sintomi rappresentano il modo unico e creativo attraverso cui ciascuno di noi  dà voce alla propria sofferenza.

 

RISPOSTE AD ALCUNE DOMANDE FREQUENTI 

Chi è lo psicologo?

Lo psicologo è un professionista della salute mentale che si occupa del benessere psicologico dell’individuo.

Lo psicologo è un laureato in psicologia che ha sostenuto e superato l’Esame di Stato che permette l’iscrizione all’Ordine degli psicologi. Per poter sostenere tale esame egli deve obbligatoriamente svolgere un tirocinio formativo della durata di un anno, nel quale fa esperienza nel campo della psicologia.

Il suo intervento si esplica attraverso specifiche tecniche e metodologie e ha come obiettivo la risoluzione o la prevenzione di uno stato di disagio, di un problema, di sintomatologie specifiche.

La legge 56/89 regola la professione dello psicologo. Nello specifico l’articolo 1 definisce la professione dello psicologo nel seguente modo:

“La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.”

Attività che lo psicologo può svolgere: diagnosi, abilitazione-riabilitazione, sostegno, sperimentazione, ricerca, didattica.

 Differenza tra psicologo e psicoterapeuta

Il percorso per divenire psicoterapeuta è duplice. Può partire dalla laurea in psicologia o da quella in medicina, conseguita la quale (dopo l’abilitazione) va intrapreso un corso di specializzazione riconosciuto dallo Stato Italiano della durata di almeno 4 anni. Lo psicoterapeuta, dunque, può essere sia medico che psicologo; nel caso sia psicologo può esercitare tutte le attività dello psicologo e in più la psicoterapia, nel caso sia medico può esercitare le attività del medico (fra cui la prescrizione di farmaci) e quelle dello psicoterapeuta. Lo psicoterapeuta oltre ad interventi  di sostegno, counselling, crescita personale, può fare interventi volti alla cura e al cambiamento in presenza di problematiche più profonde.

Differenza tra psicologo e psichiatra

Lo psichiatra è un medico che dopo la laurea in medicina, tirocinio e abilitazione all’esercizio della professione medica, intraprende un percorso di specializzazione in psichiatria. Rispetto allo psicologo può prescrivere farmaci. In genere si occupa di patologie mentali gravi in cui il solo intervento psicoterapico che si esplica attraverso la parola e la relazione non può bastare. Psicologo e psichiatra possono svolgere un intervento integrato sia in patologie di interesse psichiatrico che in psicopatologie non psichiatriche. Nel primo caso accanto all’utilizzo di farmaci che placano o riducono i sintomi, lo psicoterapeuta può lavorare sui seguenti obiettivi: sostegno del paziente e della famiglia nell’affrontare il disagio e individuazione delle risorse e delle strategie utili a migliorare quanto più possibile la qualità della vita del paziente. Nelle patologie non psichiatriche può essere utile affiancare un percorso farmacologico a quello psicoterapeutico, quando i sintomi sono così intensi da ostacolare il percorso psicoterapeutico o da compromettere in modo grave la vita del paziente.